Appuntamento per Sabato 29 Maggio

 

 

 

 

L'Associazone Sott'e'ncoppa e l'Equobar, insieme alle numerose realtà che compongono i comitati territoriali, diventano punto di raccolta delle firme per il referendum.

UN PRIMO APPUNTAMENTO IMPORTANTE E' PER IL GIORNO 29 MAGGIO DALLE 18.30 ALLE 21.00 CON I REFERENTI TERRITORIALI DELLA ZONA VESUVIANA PER UN INCONTRO DI FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE VOLTO SIA A SPIEGARE I QUESITI REFERENDARI SIA A CREARE UN GRUPPO CON TUTTE LE PERSONE CHE VOGLIONO SOSTENERE IN PRIMA PERSONA LA BATTAGLIA PER LA DIFESA DELL'ACQUA PUBBLICA RACCOGLIENDO LE FIRME ED IMPEGNANDOSI SUCCESSIVAMENTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL QUORUM!!!!

DIFFONDETE E PARTECIPATE!!! RIAPPROPRIAMOCI DELL'ACQUA!!!!

PER INFO E CONTATTI: 0815749320 - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Il Forum italiano dei movimenti per l’acqua, costituito da centinaia di comitati territoriali che si oppongono alla privatizzazione ha deciso di raccogliere le firme per proporre 3 quesiti referendar. A partire dal sabato 24 aprile inizieremo la raccolta delle firme, in tre mesi dovremo arrivare almeno a quota 500.000 per poter richiedere i referendum. I banchetti per la raccolta delle firme saranno allestiti su tutto il territorio nazionale.

I tre quesiti vogliono abrogare la vergognosa legge approvata dall’attuale governo e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti.

Dal punto di vista normativo, l’approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.
Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione.
Verrebbero poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini. E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali.

Vogliamo togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua.
Vogliamo restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori.
Per garantirne l’accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene collettivo.
Per conservarlo per le future generazioni.